Il mio blog

In questo mese di aprile l'argomento della pagina Instagram è stato il viaggio.

Argomento variegato e ricco di sfumature, che contiene una dimensione profonda ed assolutamente intima e personale.

La definizione di viaggio riguarda, in sintesi, uno spostamento, un "movimento" allo scopo di conoscere culture e luoghi diversi dal proprio, divertirsi ed esplorare.

L'importanza vera però, penso non stia tanto nella definizione quanto nella percezione del viaggio.

Ognuno di noi vive il viaggio in maniera assolutamente soggettiva, con un'accezione però (credo) comune a tutti.

Il viaggio comincia innanzitutto dentro di noi, facendo la valigia, mettendosi in strada, proiettandoci altrove, vicino o lontano che sia la nostra meta.

Eppure...

Eppure ognuno di noi ha una sua idea, una sua metrica per definire il viaggio.

Questo mese di febbraio, pieno di tempo lento e promesse di primavera, ho voluto affrontare il tema della creatività sui miei canali.

Un tema che adoro, perché mi sento una creativa e perché penso contenga universi colmi di bellezza, oltre al fatto di essere assolutamente unica per ognuno di noi.

Porta dentro di sè infiniti arcobaleni, parla un linguaggio colmo di mille sfumature, un linguaggio che, in fondo, parla di noi, della nostra parte più profonda, quella a un passo dal cuore, vicina alle mani che creano mondi nuovi.

La creatività non parla di razionalità, ma vive del linguaggio dell'anima.

Ognuno di noi la contiene, ognuno di noi trova la sua sfumatura.

Poichè non sono una massima esperta di questo argomento, ho voluto ad accompagnarmi in questo viaggio una persona davvero speciale, che, invece, della creatività, di come accenderla e nutrirla, ha fatto la sua promessa ed il suo lavoro, Lucia Gaiotto.

 Sempre più spesso sentiamo parlare e parliamo noi stessi di sostenibilità.

Ma facciamo, ogni giorno, qualcosa di concreto per esserlo?

Se da una parte, a volte, si è portati a pensare che i nostri gesti possano essere poco più di una goccia in un oceano, dall'altra si sa che ognuno di quei piccoli gesti, ognuna di quelle gocce è fondamentale.

Per il nostro futuro, quello dei nostri figli, quello del nostro pianeta.

Tutte quelle gocce, insieme, possono diventare un mare.

Ognuna di quelle gocce è parte di qualcosa che ci coinvolge, tutti.

Una delle nostre gocce può essere, sicuramente, il nostro modo di intendere e fare i regali.

Renderli ecologici, perchè farlo è possibile, doveroso, importante.

Cos'è il benessere?

Per definizione, il benessere è uno stato armonico di salute, forze fisiche e spirituali.

E' intrinsicamente legato al prendersi cura di sè, l'argomento che abbiamo esplorato in questo mese di febbraio.

Il prendersi cura di sè ha infinite declinazioni, alcune ovvie, altre più sottili.

In un tempo dove tutto corre il prendersi cura di sè pare posizionarsi invece agli antipodi, nel rallentare, nel sapersi fermare e godere.

Godere di momenti, persone, immergersi in un libro, respirare, passeggiare nella natura.

Il prendersi cura di sè parla di momenti dedicati a sè stessi, alla propria creatività, al dolce far niente che, con tutto quello che abbiamo da fare ogni giorno, pare un lusso che spesso non riusciamo e non sappiamo più concederci.

Ho una predilezione speciale per i libri.

Ho avuto e ho molte passioni, ma la lettura è tra le poche che mi accompagna da sempre e so che sarà per sempre.

I libri sono amici e compagni dei miei giorni, il mio momento di svago (spesso l’unico, che con una bimba piccola, si sa, i momenti per sé diminuiscono esponenzialmente!) ma non solo.

Sono, da quando ne ho memoria, un modo per conoscere il mondo intorno a me, viaggiare sulle ali della fantasia, conoscere punti di vista diversi, un modo per imparare, scoprire, inventare, giocare e gustare con tutti i cinque sensi tuffandomi tra le pagine.

Mi capita spesso, per lavoro ma anche per diletto, di ricevere richieste di consigli sui libri, specie quelli per i bambini.

In questo caldo mese di luglio ho dedicato una puntata della mia rubrica #iononsbaglioregalo al furoshiki, usato dai giapponesi al posto della carta da regalo per avvolgere i loro doni, che rappresenta anche per noi oggi una valida alternativa, ecologica e sostenibile, alle millemila carte da regalo in commercio.

Facendo ricerca ho trovato, stranamente, poche informazioni riguardanti questo wrapping.

Io, che sono curiosa e testarda, ho voluto approfondire e ho trovato le risposte (e moltissime curiosità e spunti interessanti!) grazie a Marianna @biancorossogiappone, che vi consiglio caldamente di seguire se amate il Giappone, o anche semplicemente se siete curiosi di scoprirne di più.